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Scrivi un commento al testo di Serenella Menichetti
Fiero di lui dedicata a P.P.Pasolini

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Lo accompagnasti 

con lo sguardo fiero

del fratello maggiore,

mentre partiva

 

Una valigetta nella mano,

dentro poche vesti, un libro di poesie.

Nera la rivoltella, tra gli amati versi.

 

Il minore Guido che odiava il nero, 

si arruolò nella divisione Osoppo

e divenne Ermes, senza paura.

Dalla sua valigetta fuoriuscivano sogni !

Di giustizia, di liberazione per il popolo

oppresso dalla dittatura.

 

La neve bianca scese a fiocchi,

quel giorno, sul tratto di strada delle Malghe

 tra Musi e Porzus

 

E voi, fratelli della resistenza che anelavate

a liberare insieme, dalla violenza del temporale

l'azzurro di un cielo troppo nero 

come nubi scure impazzite dal vento

quel giorno vi scontraste

 

E il sangue scarlatto sgorgò a fiotti,

e di rosso s'imbevve la neve

quel giorno, sul tratto di strada delle Malghe

 tra Musi e Porzus.

 

Sedici corpi di partigiani, caddero.

Tra loro, Ermes.

 

E l'orrore si sparse in ogni solco 

quel giorno, sul tratto di strada delle Malghe

tra Musi e Porzus.

 

Il silenzio della neve coprì le grida,

la valanga seppellì l'orrore, sceso

quel giorno sul tratto di strada delle Malghe

tra Musi e Porzus

 

 E ancora e ancora da quel giorno,

 neve fresca cade.

 Ancora cade.

 Per cancellare, cade.

 Per affossare, cade.

 Invano, cade.

 

Serenella.

 

 

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