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al testo di Serenella Menichetti
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Lo accompagnasti con lo sguardo fiero del fratello maggiore, mentre partiva
Una valigetta nella mano, dentro poche vesti, un libro di poesie. Nera la rivoltella, tra gli amati versi.
Il minore Guido che odiava il nero, si arruolò nella divisione Osoppo e divenne Ermes, senza paura. Dalla sua valigetta fuoriuscivano sogni ! Di giustizia, di liberazione per il popolo oppresso dalla dittatura.
La neve bianca scese a fiocchi, quel giorno, sul tratto di strada delle Malghe tra Musi e Porzus
E voi, fratelli della resistenza che anelavate a liberare insieme, dalla violenza del temporale l'azzurro di un cielo troppo nero come nubi scure impazzite dal vento quel giorno vi scontraste
E il sangue scarlatto sgorgò a fiotti, e di rosso s'imbevve la neve quel giorno, sul tratto di strada delle Malghe tra Musi e Porzus.
Sedici corpi di partigiani, caddero. Tra loro, Ermes.
E l'orrore si sparse in ogni solco quel giorno, sul tratto di strada delle Malghe tra Musi e Porzus.
Il silenzio della neve coprì le grida, la valanga seppellì l'orrore, sceso quel giorno sul tratto di strada delle Malghe tra Musi e Porzus
E ancora e ancora da quel giorno, neve fresca cade. Ancora cade. Per cancellare, cade. Per affossare, cade. Invano, cade.
Serenella.
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